I dati dell’analisi di OpenPolis
Sulla base dei dati condivisi dal ministro Daniele Franco (Economia e Finanze) lo scorso 23 febbraio 2022, la Fondazione OpenPolis ha realizzato un’analisi dettagliata in materia di territorializzazione delle risorse del PNRR.
Come premessa all’analisi, che si focalizza sui territori assegnatari dei fondi e sugli enti titolari delle misure, la Fondazione ha evidenziato una duplice criticità, data dalla mancanza di organicità e completezza dei dati condivisi dalle istituzioni. Da un lato, infatti, è stato rilevato che, dal punto di vista geografico, le informazioni si limitano a livello regionale, senza specifiche circa le province e i comuni che sono fondamentali per analizzare i gap all’interno di una stessa regione. Dall’altro lato, sul piano contenutistico, mancano i dati specifici circa i progetti che vengono concretamente finanziati dal PNRR nei territori. Per questo motivo, i dati dell’analisi si avvalgono anche di quelli contenuti in una relazione di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che pone il focus sugli investimenti che riguardano comuni e città metropolitane.
Nonostante tali difficoltà, l’analisi della Fondazione mira a fornire un quadro esaustivo sulle risorse territorializzate, che consistono in fondi di misure del PNRR associate a determinati territori già indirizzati ma non ancora erogati.
Il primo dato che emerge è che, al 23 febbraio 2022, ammontano a €56 miliardi le risorse territorializzate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Di questi, il 45% è destinato al Mezzogiorno, il 33% al Nord e il 17% al centro. Il restante 5% risulta invece distribuito nella stessa misura lungo tutta la penisola.
A livello geografico, la Sicilia è la prima regione italiana per risorse territorializzate con €5,9 miliardi, seguita dalla Lombardia (€5,5 mld) e dalla Campania (€5,2 mld). Le regioni con meno importi sono invece il Friuli Venezia Giulia (€0,8 mld), il Trentino Alto Adige (€0,3 mld) e la Valle d’Aosta (€0,3 mld).
Per quanto riguarda gli enti titolari delle misure invece, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha indirizzato l’ammontare maggiore sul territorio (€15,7 miliardi), seguito dal Ministero dell’Interno (€12,1 mld) e dal Ministero dell’Istruzione (€8,9 mld). Sorprendentemente, tuttavia, agli ultimi posti si trovano il Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale (€0,4 miliardi) e il Ministero per la Pubblica Amministrazione (€0,3 miliardi).
I temi più ricorrenti invece sono territorio e scuola: le misure a cui sono stati assegnati più fondi, secondo l’analisi, risultano “2.2 Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni” e “1.1 Piano asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”.